Psicologia

La psicoterapia individuale considera l’individuo nel suo contesto, accogliendo la complessità di cui fa parte e supportandolo nella sua gestione. Diviene così possibile analizzare il problema che la persona si trova ad affrontare, definendo insieme gli obiettivi e progettando l’intervento più appropriato. L’intervento ha come finalità quella raggiungere un cambiamento che si concretizza in uno stato di maggiore benessere attraverso l’acquisizione e l’attivazione delle risorse e degli strumenti necessari a fronteggiare le richieste del presente, con uno sguardo al passato e una miglior proiezione nel futuro.

Riconoscere le emozioni - PassaParola Eur

La psicoterapia familiare si basa sull’osservazione diretta e sul confronto ed è orientata alla risoluzione delle problematiche attuali della famiglia o di un suo componente attraverso un processo attivo di riflessione, interazione e sperimentazione di nuove modalità relazionali più sane e funzionali, stimolando le risorse familiari e rafforzando così sia il funzionamento individuale che quello familiare.

L’intervento con le coppie finalizzato ad aiutare i coniugi/conviventi a superare i momenti critici che incontrano nel loro cammino insieme. Gli ostacoli che la coppia si trova a dover affrontare possono essere di diverso tipo a seconda della fase del ciclo vitale della famiglia (conflitti e incomprensioni durante la neo convivenza, coppia senza figli, nascita del primo figlio, compiti educativi verso i figli, crescita e distacco dai figli, pensionamento, lutto, ecc). Tali ostacoli possono poi avere un diverso impatto nelle molteplici aree di interazione (sessualità, socialità, vicinanza emotiva, genitorialità, ecc…) e/o sul benessere individuale di ciascun membro della coppia.

Il sostegno alla coppia è finalizzato a promuovere nei partner nuove possibilità di interazione e differenti chiavi di lettura del problema presentato, così da sostenere nuove possibilità di scambio e incontro nel legame attuale. In sintesi, dopo una prima fase valutativa, l’intervento mira a favorire nei partners la possibilità di rintracciare o ritrovare modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali più funzionali e soddisfacenti.

La relazione genitori figli è caratterizzata da aspetti multidimensionali, che comprendono la comunicazione, l’affettività, l’ascolto, ecc. Essa inoltre risente dei processi evolutivi e sociali, assumendo su di sé le caratteristiche di un processo al quale sia i genitori che i figli partecipano attivamente. La consapevolezza delle modalità comunicative adottate, la capacità di ascolto rispetto ai bisogni reciproci e l’apertura al dialogo sono ingredienti fondamentali all’interno di una relazione funzionale e gratificante. Per questo, l’intervento psicologico rivolto a genitori e figli focalizzato sul potenziamento delle competenze comunicative, sul riconoscimento e sulla presa di consapevolezza delle modalità di interazione disfunzionali può essere un prezioso aiuto alla relazione, soprattutto nella delicata fase dell’adolescenza dei figli. Per l’adulto sarà utile riconoscere e potenziare le proprie competenze comunicative e usarle adeguatamente nella relazione con il figlio; quest’ultimo avrà invece modo di promuovere l’espressione di sé, la costruzione di un’autostima positiva e l’assunzione di strategie comportamentali utili per esprimere al genitore le proprie richieste di rassicurazione e sostegno.

Il rapporto tra genitori e figli - PassaParola Eur

Intervento psicologico di natura prevalentemente psicoeducativa rivolto a quei genitori che desiderano migliorare la relazione con i propri figli e affrontare con successo le difficoltà che si trovano a gestire nell’esercizio della loro genitorialità. Questo percorso punta ad offrire informazioni,orientamento e sostegno per conoscersi meglio e per acquisire una nuova modalità di stare nella relazione con i propri figli, con spontaneità, consapevolezza, favorendo processi di cambiamento attivatori di strategie per la soluzione di problemi quotidiani. Questo spazio è dedicato anche ai genitori che, in situazioni di separazione e divorzio, hanno difficoltà ad affrontare le sfide nel rapporto con i figli in assenza di una relazione co-genitoriale funzionale.

Supporto psicologico mirato a rispondere al bisogno di persone che per differenti motivi non riescono a raggiungere la sede o che si sono trasferite. Prima di iniziare il colloquio vi verrà richiesto di compilare, firmare e inviare il modulo di “Consenso Informato alla video consulenza psicologica online”, la dichiarazione di presa visione dell’ “Informativa ai sensi dell’art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali resa dal Professionista”, allegando un documento d’identità in corso di validità e la tessera sanitaria.

Approcci

L’intervento cognitivo-comportamentale applicato in età evolutiva è un tipo di intervento relativamente breve, strutturato e basato sul principio che pensiero, emozione e comportamento sono tre aspetti del funzionamento dell’individuo che interagiscono in continuazione e si influenzano reciprocamente. In questa fase di vita gli esseri umani non sono ancora autonomi e questo li rende particolarmente sensibili alle dinamiche familiari, scolastiche e sociali.

Lo Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale infantile:

  • Inquadra e diagnostica adeguatamente i sintomi che derivano dalla sofferenza psicologica nei bambini e negli adolescenti, attraverso l’uso del colloquio clinico, di test standardizzati e di questionari, somministrati anche a genitori e/o insegnanti;
  • Successivamente, se sono state individuate sofferenze significative o se il disagio ha un impatto importante sulla vita familiare, scolastica e/o sociale, interviene con tecniche specifiche per ridurre i sintomi e curare il disagio, attraverso l’utilizzo del colloquio clinico (se l’età del paziente lo permette), del gioco, del disegno e di attività pratiche strutturate;
  • Aiuta a dare un senso ai comportamenti inadeguati all’interno dell’ambiente fisico e psicologico in cui si manifestano;
  • Aiuta a rendere visibili le dinamiche nascoste di un determinato comportamento divenuto “patologico”, guidando anche genitori e insegnanti a rispondere adeguatamente al bisogno espresso, rompendo gradualmente il circolo vizioso disfunzionale creatosi;
  •  Aiuta e sostiene il bambino o l’adolescente ad osservare i suoi pensieri e riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni, con l’obiettivo di creare un legame tra aspetti cognitivi, emotivi e i comportamenti messi in atto;
  • Aiuta a potenziare dove necessario alcune aree cognitive e neuropsicologiche carenti nel paziente;
  • Lavora per incrementare abilità sociali e autostima nel bambino/adolescente.

Lo scopo più ampio è quello di comprendere i pensieri negativi, riconoscere le emozioni correlate ed i comportamenti successivi al fine di instaurare un circuito positivo di conoscenza ed espressione di sé, riducendo la sintomatologia ed il malessere e fornendo al paziente e alla sua famiglia gli strumenti per gestire al meglio le proprie emozioni e la propria vita quotidiana.

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